Aumenta l’efficienza del tuo impianto di trattamento delle acque reflue
L’aspettativa che gli impianti di depurazione siano gestiti in maniera più autarchica possibile a livello energetico aumenta sempre più la pressione su comuni e gestori degli impianti, non solo in termini finanziari, ma anche politici.
Nonostante le tecnologie mature, il processo di fermentazione „classico“ non consente a tutt’oggi di raggiungere questo obiettivo. Ulteriori spese, come ad es. l’adozione e fermentazione di co-substrati di maggior valore energetico sono una delle possibilità di cui effettivamente ci si avvale in misura sempre maggiore. Un altro metodo estremamente efficiente e a basso costo è la disintegrazione a ultrasuoni dei fanghi di depurazione. Proprio il trattamento a ultrasuoni dei fanghi da sovrapproduzione difficilmente fermentabili, che provoca una disintegrazione della floculazione e una scomposizione cellulare, permette di ottenere un notevole miglioramento delle prestazioni e un’ottimizzazione del processo dell’impianto di depurazione.
Una descrizione dettagliata dell’effetto di cavitazione è fornita in:
Ultrasuoni e cavitazione.
Ihr Nutzen: Optimierte Rentabilität
- Gewinnung elektrischer und thermischer Energie
- Einsparung von Entsorgungskosten
- Einsparung von Flockungshilfsmitteln
- Vermeidung von Schaumproblemen
- Verbesserte Umwälzung
- Einsparung externer C-Quellen
- Vermeidung von Schwimm- und Blähschlammproblemen
FANGHI GONFI E GALLEGGIANTI
SI TRATTA DI FENOMENI CAUSATI DA FATTORI BIOLOGICI E RICONDUCIBILI ALLA MASSICCIA PRESENZA DI ORGANISMI FILAMENTOSI.
Da alcuni anni in molti impianti di depurazione tedeschi operanti secondo il processo a fanghi attivi si osservano, in misura crescente, problemi di fanghi gonfi e galleggianti nonché la tendenza alla formazione di schiuma. In questi casi la disintegrazione del fango di ritorno permette di ottenere i seguenti effetti:
- la distruzione e la diminuzione dei microrganismi filamentosi
- il miglioramento della sedimentazione del fango in sede di sedimentazione secondaria
- riduzione ad un minimo dei problemi di schiuma nella digestion
Nelle figure seguenti si osservano le differenze visive della struttura filamentosa prima e dopo il trattamento a ultrasuon
PROTEZIONE DEL CLIMA
LA DISINTEGRAZIONE DEI FANGHI DI DEPURAZIONE CONTRIBUISCE ALLA PROTEZIONE DEL CLIMA
I circa 10.000 impianti di depurazione comunali nelle città e nei comuni hanno un’elevato fabbisogno di energia e, con una quota del 20 %, fanno parte dei maggiori utenti in ambito comunale. Il consumo di energia complessivo degli impianti di depurazione è di circa 4.400 gigawattora all’anno. Ciò corrisponde all’emissione di 3 milioni di tonnellate di CO2 all’anno [1].
La disintegrazione dei fanghi di depurazione con ultrasuoni consente di migliorare la stabilizzazione anaerobica, che viene praticata in tre quarti di tutti gli impianti di impianti di depurazione comunali. La decomposizione più ampia e accelerata della sostanza organica nei fanghi di depurazione consente una maggior produzione di gas che nei cogeneratori può essere sfruttata in termini di energia. Per contro sul bilancio energetico incidono negativamente il consumo di energia del modulo di disintegrazione e l’energia aggiuntiva richiesta per l’aerazione.
I calcoli seguenti mostrano che l’utilizzo del modulo di disintegrazione Smart DMS consente un notevole miglioramento del bilancio energetico degli impianti di depurazione e pertanto può fornire un contributo prezioso alla minimizzazione delle emissioni di CO2.
Campi di impiego e finalità della disintegrazione
Nella maggioranza degli impianti di depurazione comunali di una certa grandezza, i fanghi di sedimentazione vengono sottoposti a trattamento anaerobico, che in condizioni quadro idonee, comporta una stabilizzazione. La degradazione anaerobica della sostanza organica avviene – secondo l’attuale stato di conoscenze – in quattro fasi fino ad arrivare ai prodotti finali, e, cioè, acqua, metano e biossido di carbonio. Nella fase introduttiva dell’idrolisi avviene la scissione (cracking) di substrati polimerici con l’aiuto di esoenzimi in componenti disciolti a basso peso molecolare. Questa fase di scissione limita tuttavia la velocità dell’intero processo di degradazione anaerobica. Procedimenti idonei come la disintegrazione a ultrasuoni servono a supportare questa fase di scissione limitante dell’idrolisi.
Per definizione per disintegrazione si intende la frantumazione dei fanghi di sedimentazione con l’aiuto di agenti esterni. A seconda dell’intensità con cui avviene l’apporto di energia, quest’ultima provoca la disintegrazione della floculazione del fango e un’aumentata attività enzimatica fino ad arrivare ad una digestione dei microorganismi contenuti nel fango.
Le sostanze organiche liberate sono quindi più facilmente accessibili per la degradazione sia anaerobica che aerobica. Pertanto il campo di impiego va dall’intensificazione della stabilizzazione anaerobica mediante disintegrazione del fango della sovrapproduzione, alla minimizzazione della produzione di fanghi in eccesso o al miglioramento della capacità di denitrificazione mediante disintegrazione del fango di ritorno fino al trattamento mirato dei fanghi attivati per la riduzione dei batteri filamentosi.
Questo caso di impiego è particolarmente interessante proprio per quanto riguarda il guadagno energetico conseguente all’intensificazione della stabilizzazione anaerobica con aumentata produzione di gas e pertanto qui di seguito dovrà essere osservato più da vicino.
ASSISTENZA
- Analisi di sistema per il controllo delle potenzialitá per la riduzione die costi di esercizio di biomassa
- Progettazione, realizzazione, installazione e messa in funzione del sistema di disgregazione adattato
- Accompagnamento di misurazione e ingegneristico nella trasformazione per l’esercizio continuo
- Ottimizzazione di processo
- Calcoli di bilancio
- Offerta ed esecuzione come soluzione turnkey – nessuna spesa nascosta
- Possibilitá di leasing e di noleggio con finalitá di acquisto
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Entec Newsflash
4-stufige US Anlage
Mal wieder ein nicht alltäglicher Aufbau. Bei dieser Anlage wurde extra ein Kran organisiert, da es durch das Dach des Pumpenraumes gehen musste. Aber am Ende Stand die Anlage.…
570 kW biogas plant in Bavaria
Background Aim was the maximum use of the rated power. Result The digester load could be increased, the rated power increases by 20%.
716 kW Bioenergiedorf Jühnde
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